Se in estate siamo ossessionate dall'idratazione, lo siamo anche dalla temuta ritenzione idrica, ossia la tendenza che il nostro organismo ha a trattenere i liquidi.
Non è bevendo meno però che si risolve la situazione. Al contrario, quando il corpo è disidratato, tende a trattenere l'acqua per compensare la perdita. Il ristagno di questi liquidi avviene a causa di una alterata circolazione proprio dove si accumula anche il grasso corporeo, ossia addome, cosce e glutei.
È il sistema linfatico con il suo sistema di vasi che crea un accumulo dei liquidi a livello extracellulare (cioè negli spazi interstiziali), e con i liquidi anche tossine che a loro volta alterano il metabolismo dei tessuti.
Questo avviene a causa di uno stile di vita diventato troppo sedentario, quando si rimane a lungo in piedi in posizione statica, per la temperatura elevata che si riscontra negli ambienti oppure come conseguenza del ciclo mestruale, gravidanza, sovrappeso.
Come capire se si è affetti da ritenzione idrica? Se le gambe sono doloranti, le caviglie gonfie, i piedi stringono nelle scarpe. Esistono esami e strumenti sofisticati come le bilance impedenziometriche, ma in linea generale, basta pigiare un pollice su una coscia e osservare il risultato: resta l'impronta per alcuni secondi? Meglio allora passare alle azioni da compiere per risolvere la situaizone.
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